Parco Reg. Taburno Camposauro
La flora La fauna Gli itinerari
Il parco del Taburno-Campoauro sorge completamente nella provincia di Benevento e’ costituito da due blocchi che formano un semicerchio,separati dalla depressione tettonica della Piana di Prata,la conformazione del massiccio è calcarea di età mesozoica.La loro origine è dovuta alla compressione e al sollevamento delle formazioni le quali hanno dato origine alla catena alpina e appenninica che 200 milioni di anni fa erano sommerse dal mare ,ciò è rilevato un po’ dappertutto nel Parco da resti fossiliferi visibile anche nei marmi estratti dal massiccio.Alla base del massiccio sono presenti argille ,arenarie,e numerosi massi calcarei ,sui versanti meridionali si trovano anche brecce costituite dai detriti di falda,abbondanti per la proprietà della roccia calcarea di essere facilmente fratturabile,altro materiale si presenta sotto forma di tufo partecipando largamente alla formazione del terreno.Il massiccio e’ isolato e separato dal Matese ( dal Calore con la Valle Telesina ) e dal Partenio ( dalla valle Caudina ), ,culmina nel Monte Taburno (1393) Monte Camposauro (1390) Monte Pentime (1170),il carsismo ha prodotto il Campo di Cepino ,il Campo di Trelleca,il Campo di Camposauro ,il suo profilo visto dalla piana di Benevento ricorda quello di una donna sdraiata di lato da qui l’appellativo della “Dormiente del Sannio ”. Il suo territorio ha una superficie di 15mila ettari circa dipartito in 20 comuni tra i quali alcuni di essi si sono uniti a formare la Comunità Montana del Taburno.Si differenzia dal punto di vista orografico e della fauna che dipendono anche dalla presenza dei venti dominanti ,infatti i versanti verso nord più esposti risultano spogli con pareti ripide e profondi canaloni , i versanti verso sud digradano dolcemente con una vegetazione molto fitta ,a est digrada con una serie di colline fino alla piana di Benevento.Ci sono numerose sorgenti tra le quali la più famosa è quella di Fizzo che alimenta l’acquedotto carolino fino al Parco Reale di Caserta, non vi sono fiumi rilevanti solo torrenti come il Ienga e Ierino a est e Isclero a ovest mentre è lambito a nord dal Calore ciò determina un ecosistema non molto ricco ma certamente quello che presenta una varietà di specie di ambienti più rilevanti della provincia di Benevento.
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Ultimo aggiornamento: 21-01-06