Itinerari e Sentieri

Sito sul paese di Cautano-Cacciano

 

 

Il Parco può essere visitato in qualsiasi periodo dell’anno, da prediligere la stagione primaverile e invernale,si possono trascorrere giornate percorrendo sentieri alla scoperta dei segreti del bosco della fauna e della flora, potendo trascorrere nottate in tenda sia sul Camposauro che sul Taburno ammirando il paesaggio notturno e il fascino del cielo stellato.Le escursioni possono essere facili su strade asfaltate o carrabili con dislivello complessivo di 400 metri oppure escursionistci su sentieri .

Percorsi carrabili

Sul Taburno lungo la provinciale che porta alla piana di Prata e Cautano-Frasso dopo il Rifugio-ristorante si abbandona l’auto si supera una sbarra che chiude una strada e si entra nella foresta di abeti bianchi ,percorrendo la strada asfaltata si giunge a Piano Melaino in poco meno di un’ora,il piano e’ una depressione carsica,aperta a valle e a monte ,che funge da inghiottitoio per le acque meteoriche restituite alla base del massiccio,nella stagione estiva vi sono mandrie di mucche alle quali e’ destinata la cisterna là realizzata,dal Piano Melaino si torna indietro e dopo un gruppo di abeti rossi si apre un sentiero sulla destra esso attraversa un bosco di faggio e percorre il crinale dal quale si può osservare l’intera Valle Caudina,dopo un certo tratto la strada volge a sinistra ritornando con un leggero pendio nel bosco,seguendo il crinale in falsopiano si giunge ad un punto di sella (1208 m) a sinistra c’e’ la stradina per il ritorno davanti c’è un ultimo tratto che dopo diversi tornanti si giunge in vetta (1393 m) ,qui si possono osservare corvi imperiali ,gheppio e poiana,all'orizzonte nelle giornate limpide oltre la catena del Partenio e’ possibile vedere la catena dei monti Picentini, il golfo di Napoli e le sue isole.

Sul Camposauro giunti sulla piana si svolta a destra verso il rifugio ,seguendo la strada dopo un pò finisce la parte asfaltata e inizia una strada sterrata,si può lasciare l’auto nello spiazzo e proseguire a piedi addentrandosi nei boschi ,un altro percorso che si può fare e’ quello di proseguire, senza scendere nella piana, fino a giungere in un piano denominato "Piano d'Andrea"nei pressi della cappella di S. Barbara qui si possono seguire tre percorsi ,quello a sinistra porta alla sommità del massiccio sovrastato però da una selva di ripetitori audiovisivi. Proseguendo lungo la strada si scende arrivando in una piana con uno spiazzo dove vi è un rifugio della Guardia Forestale e la fontana "La Trinità" qui si lascia l’auto e si prosegue a piedi lungo una strada sterrata che conduce alla croce di S. Michele in Camposcuro vicino alla cima del Monte S.Angelo (1189 m) e Gaudello(1226) che affaccia a strapiombo con la costa Delle Grotte sulla Piana di Prata e di "Zi Nicola" , sempre dalla cappella di S. Barbara si può svoltare a destra su una strada sterrata seguire il crinale del monte fino ad uno spiazzo da qui si prosegue a piedi attraversando boschetti dove vi sono anche aree di sosta con tavoli panche fino a giungere in un piano da dove si può osservare (lungo la Fossa la Neve)a destra la Valle Telesina, a sinistra ci si può addentrare nei boschi mentre proseguendo si giunge ad una prima grossa croce di ferro(Pizzo Alto)e poi ad una seconda(Tumulo della Croce).

Un altro percorso parte da Vitulano,dalla variante si svolta destra passando vicino al campo sportivo si sale in direzione dell’eremo di S. Menna si sale per una stradina ripida passando vicino ad una cappella(Mad.na degli Angeli) dopo  circa di un chilometro si giunge ad un a parte pianeggiante ,qui si prosegue salendo a sinistra (proseguendo si scende verso la cappella di S.Libero), si passa una sbarra e dopo una serie di tornanti si giunge ad uno spiazzo dove vi e’ una fontanella,a piedi,poco distante si arriva e all’Eremo di S. Menna, dietro di esso si apre un piano da dove e’ possibile vedere la Valle Telesina e gran parte della provincia di Benevento, da qui si può salire incamminandosi a destra su sentieri giungendo dopo poco più di mezz’ora alla sommità del Monte Pèntime.

Molto suggestivo è anche il Monastero di S. Maria delle Grotte situato in un luogo impervio ed inaccessibile ,la costruzione e situato su uno strapiombo detto "il Puzzillo" sul versante nord del Monte Péntine,si raggiunge dalla provinciale che da Vitulano porta a Camposauro, prima del bivio per Camposauro e S.Stefano si svolta giù passando dentro a un villaggio turistico,si prosegue per una stradina invasa dai rovi,poi si prosegue verso nord fino a giungere sul bordo della gola che si affaccia sull'intera valle Telesina. Il monastero è andato in rovina ma sono visibili i ruderi con la torre e parte della facciata,ma la foresta ha lentamente invaso tutto il monastero.Ci si può addentrare ancora in qualche ambiente e delle grotte. Qualche leggenda  narra di un cunicolo che da una di questa grotte parte per raggiungere il cuore della montagna e che termina in un atrio con un laghetto.

 

Sentieri escursionistici

Rosso Rosato-Acquapalomba( media difficoltà)

Arrivati in Località Rosati ,sulla strada Camposauro-Prata ,presso l'agriturismo "Fontana del Faggio" c'e un sentiero che si addentra nel vallone " Ceraso", in direzione nord-nordest, ci sono dei rifugi nel primo tratto ogni 15 minuti di cammino, nel primo tratto si attraversa un bosco per arrivare in una zona pianeggiante dopo mezz'ora , si continua attraverso zona piena di felci,poi il percorso volge verso nord e diventa più impegnativo e in salita, dalle felci si passa ai boschi per circa 20 minuti di cammino sempre costeggiando il vallone Ceraso tenendolo a destra e direzione nord:si giunge al punto di sella quota 1200 ,dove c'è un ceppo segnaconfine da quel punto si prosegue  verso est mantenendo pressapoco sempre lo stesso andamento pianeggiante,si passa attraverso zona pietrosa ,fino a passare in un bosco dopo qualche minuto sempre direzione est si giunge alla sorgente AcquaPalomba, da qui sempre direzione est inizia un sentiero costeggia il colle e lo gira dopo 500 metri si giunge in una zona pianeggiante,un belvedere (proseguendo sul sentiro dopo due km si arriva al Rifugio Camposauro

verde - Rosato-Fontana Trinità (medio-difficile)

Dalla Fontana Trinità direzione sud ci si addentra per i boschi fitti ,fino a giungere dopo 15 munuti Piano Menta,andando avanti direzione Sud-SudEst si passa tra una gola tenendo a destra M.Rosa a sinistra Sette Serre, fino a giungere a Tuoro Felasco da qui la direzine diventa sud e si costeggia il Vallone Dutolo tenendolo a sinistra,il sentiero diventa piu impervio e dopo 15 minuti quando la pendenza diventa sensibile e il percorso si confonde con il vallone bisogna stare attenti a cambiare sponda ,ci si dirige verso sud-sudest ( continuando diventa faticosa scendere nel cnale e molto pericoloso, ma in 30 minuti ci si trova sulla strada in prossimità di Prata),salendo leggermente e dove il sentiero è appena riconoscibile, si costeggia la Costa Rosato ,il percorso diventa più  praticabile ,girati la costa il percorso volge a est il sentiero diventa carrabile,arrivando a Rosato fino alla carrabile Camposauro-Prata a 500 metri dall'agriturismo Fontana Del Faggio.

blu- Acquapalomba -S.Michele di Camposauro (impegnativo)

Percorso molto lungo impegnativo e a tratti pericoloso,può partire dai punti di arrivo di Acquapalomba del percorso Rosso, dalla sorgente si va verso ovest,si passa un piccolo bosco,poi zona pietrosa fino al punto di sella quota 1200 m, si continua verso ovest per un sentiero che costeggia Setteserre,si scende a Tuoro Felasco nel vallone Dutolo per risalire per  un pecorso ripido e pericoloso fino a Monte Rosa qui si esce dai boschi fitti ma poi subito ci si rimette nella folta vegetazione,si costeggia la seconda punta di M.Rosa direzione nord-nordovest scendendo lungo il suo versante ovest,giunti sul punto basso la direzione cambia diventando sud-ovest direzione M.Gaudello,fino a giungere al bordo che a picco affaccia sulla Piana di Prata,qui si deve procedere con estrema cautela essendo il burrone quasi a picco. Alla sommità di M.Gaudello la direzione diventa nord-ovest e si ridiscende fino al vallone Lampazzuoli,da qui direzione sud-ovest si risale verso M.S.Angelo direzione ovest , si ridiscende fino a incontrare una radura la si ragira in senso antiorario verso sud si trova un sentiero che arriva al campanile di S.Michele si scende qualche centinaio di metri e si arriva all'eremo.

 

 

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Ultimo aggiornamento: 20-08-
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