Progetto Gioventù Attiva
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Progetto Gioventù attiva
I sottoscritti Rapuano Antonio e Tanucci
Salvino responsabili del progetto
Gioventù Attiva
CHIEDONO
al Sig. Sindaco del
Comune di Cautano Dott. Antonio Orlacchio, la concessione in comodato d’uso
gratuito di almeno 3 locali all’interno dell’ex edificio scolastico situato
in via Trieste 6. I locali dovranno essere possibilmente al piano terra in
modo da consentire un facile accesso alle persone diversamente abili, detti
locali saranno utilizzati per un progetto che coinvolga giovani e adulti,
allo scopo di informare non solo chi farà parte delle associazioni, che si
andranno a costituire ma tutti i cittadini del Comune di Cautano.
Stato attuale della struttura
Attualmente, la
struttura versa in un completo stato di abbandono e sottoposta a ripetuti
atti di vandalismo.
Il nostro intento è
quello di ridare vita ad una struttura che ha formato giovani non solo del
paese, ma anche di Campoli e Tocco Caudio essendo stata una delle prime
scuole del comprensorio vitulanese, costituisce ancora adesso una parte di
storia dell’intera valle e non merita certamente il degrado e
l'incuria in cui versa.
Si può facilmente
constatare che l’edifico al piano seminterrato è in uno stato di penoso
abbandono, usato come discarica e ritrovo di individui il cui unico scopo è
quello di compiere atti vandalici, le erbacce hanno invaso lo spazio
circostante, facendo saltare in più punti la pavimentazione, nell’ex campo
di pallavolo dalla pavimentazione nascono e crescono rigogliosi erbacce,
cespugli ed alberi. La rottura di una grondaia ha causato il distacco di una
parte dell’intonaco causando infiltrazioni interne, le finestre presentano
nella loro quasi totalità le vetrate infrante ed i battenti gravemente
danneggiati. È possibile entrare dalle finestre e visionare i cumuli di
immondizia (rifiuti organici e resti di attrezzature scolastiche), nei
locali si sono formate muffe e
gli intonaci sono scrostati. È possibile accedere ai piani superiori
attraverso le porte divelte, dove ad oggi trovano sede le due associazioni
ancora presenti nell’edificio, ”La
protezione civile” e il “ CIF”,
i cui locali spesso sono usati da balordi come ritrovo dato lo stato dei
serramenti. Gli altri locali al piano terra, vengono usati come discarica.
Nel primo sono presenti degli importanti incartamenti del Comune, un intero
archivio sulla popolazione del paese lasciato all'incuria ed alla mercè di
chiunque voglia entrare. Un
altro locale è adibito a ricovero di vecchie attrezzature elettriche. Un
terzo da rimessa per bidoni della differenziata ed
altri attrezzi. Due locali mostrano infiltrazioni di acqua dal tetto,
probabilmente causata dalla rottura di tegole o coppi. Attraverso l’ennesima
porta sfondata è possibile salire nell’ex casa del custode annessa alla
scuole dove ha sede “ l’Azione Cattolica”.
Recupero
Il recupero di
tutto l’edificio comporta una spesa non esigua, ma grazie alle associazioni
di volontari vogliamo recuperare ciò che è possibile, conservare l’intatto e
iniziare un ripristino delle parti più interessate al progetto. In allegato
è riportato un preventivo delle spese che non costituiscono un computo,
metrico basandosi gran parte sulla manodopera delle associazioni di
volontari, ma per quanto riguarda i materiali necessari all'intervento sarà
fondamentale un contributo per l'acquisto, anche tramite sponsorizzazioni da
parte di aziende del territorio.
A tal fine
chiediamo:
Progetto
L'intento delle
varie associazioni presenti sul territorio e quello di creare un'unica sede
in cui svolgere le proprie attività, funzionante ed attiva quotidianamente.
Oltre al già presente CIF, Protezione Civile, Azione Cattolica ed un
eventuale ritorno della Pro-Loco, siamo pronti a dar inizio ad una nuova
associazioni rivolta soprattutto a dare informazioni, per fare ciò ci
occorre una sede ed anche un supporto nell’acquisto di attrezzature.
Tra i locali
richiesti ci sono le aule della ex scuola media-elementare:
La costituente
Associazione Gioventù Attiva nello svolgere la sua attività all'interno
della suddetta struttura la preserverebbe dallo stato di abbandono e degrado
per cui, oltre ad avere una sede consona per l'attività conserverebbe nel
contempo il
valore del patrimonio edilizio comunale.
In allegato una
stima dei costi di materiali e delle opere che richiedono una manodopera
specializzata, la restante manodopera sarà a carico di volontari del paese
con una stima di 250 ore lavorative.
Sicuri che la
proposta sarà valutata con attenzione e benevolenza ci è gradita l'occasione
per porgervi distinti saluti.
I
responsabili e volontari
Antonio Rapuano
Salvino Tanuc
pianta progetto piano seminterrato
Per adesioni al progetto e associazioni Antonio ( 3804605135) Salvino (3387557368) , rapuano@tim.it
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